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domenica 1 marzo 2015

AVSER 2015

Sono passati ben 15 anni da quando il Gruppo di Studio Avser venne alla luce a Torre del Lago, il “borgo selvaggio” tanto amato dal maestro Puccini. Sorto da una costola del vecchio Centro di Studi Atesini, ne ha ereditato il tenace impegno nel difendere l’identità nazionale contro tutti i negatori di essa. In questo si è prodigato finora Ferruccio Bravi che da sempre si è battuto in difesa delle nostre radici linguistiche, storiche e letterarie. Ferruccio, ormai carico d’anni, continua come può la sua missione a Caracas dove dimora stabilmente presso suo figlio. Ma lontano dall'Italia e desideroso di mantenere vivo ed efficiente l'operato dell'Avser in patria, intende ora passare il testimone.
Negli ultimi anni ho collaborato al Gruppo di Studio in veste di “segretario” e quando Ferruccio accennò di voler passare a me il timone della barca auserina, non nego di essermi sentito inadeguato al compito. Ma se c'è una cosa che ho imparato dal suo vivo esempio, è che non dobbiamo mai perderci d'animo. Così, scemato l'iniziale timore, ho riordinato le idee e mi sono detto: “un Gruppo è formato da più persone e sarà quindi opportuno essere affiancato da validi collaboratori!”. Così è stato. Dopo breve ricerca, due fidati amici hanno mostrato interesse per l'iniziativa e si sono messi a disposizione. Consci dei nostri limiti e delle nostre specificità, abbiamo discusso sul da farsi e siamo giunti ad alcune conclusioni. Fedeli al principio del rinnovamento, elemento costituente dell'etica del Gruppo - ben venga il diverso, ben venga il nuovo, ma sempre nel rigoroso rispetto delle norme statutarie e dei valori che hanno nobilitato il Centro, innanzitutto la difesa intransigente della lingua e della cultura italiana.” ( vedi Etica e Finalità  ) – abbiamo tracciato il nuovo percorso da intraprendere. Se prima la lotta si svolgeva soprattutto in ambito linguistico e letterario, terreno prediletto da Ferruccio, noi giovani successori siamo propensi a privilegiare la storia dell'agricoltura italiana, essendo Periti Agrari e svolgendo un lavoro inerente al nostro titolo di studio. Crediamo opportuno coinvolgere la passione che ci accomuna per la storia patria e gli uomini che l'hanno plasmata, con la nostra professione. Obbiettivo arduo e di ampio respiro, giacché l'ambito di studio è a dir poco sconfinato e vario. Ma ciò non ci spaventa, anzi ci sprona ad accrescere le nostre conoscenze e ad intraprendere un percorso di approfondimento anche e soprattutto personale. Ciò avrà inizio con gradualità e non sarà qualcosa di definitivo. In primis perché fintanto che Ferruccio avrà forza e volontà di scrivere, daremo la precedenza ai suoi scritti e alla riproposizione dei vecchi cavalli di battaglia del C.S.A. e dell'AVSER. Secondariamente perché lasceremo aperte le porte a chiunque voglia collaborare ed apportare un contributo, sia esso letterario, filosofico, scientifico o storico, alla comune causa. Dal canto nostro inizieremo il cammino di studi con profonda umiltà e poco alla volta pubblicheremo articoli. Questo, a grandi linee, il progetto. Tutto ciò s'inserirà però all'interno di un cambiamento subitaneo di cui vogliamo mettere a conoscenza ogni nostro lettore: l'Avser cesserà di chiedere l'annuale quota d'iscrizione. Continuerà a svolgere le sue attività soltanto sul sito in rete, col solo fine di diffondere la sua produzione culturale e quella di eventuali graditi ospiti.
Concludiamo augurandoci che ogni Italiano di buon cuore ascolti il nostro appello e voglia collaborare a questo progetto, per restituire luce, vita e vigore ai migliori esempi della nostra storia.

Sandro Righini