Sono
passati ben 15 anni da quando il Gruppo di Studio Avser venne alla
luce a Torre del Lago, il “borgo selvaggio” tanto amato dal
maestro Puccini. Sorto da una costola del vecchio Centro di Studi
Atesini, ne
ha ereditato il tenace impegno nel difendere l’identità nazionale
contro
tutti i negatori di essa.
In
questo si è prodigato finora Ferruccio Bravi che da sempre si è
battuto in difesa delle nostre radici linguistiche, storiche e
letterarie.
Ferruccio,
ormai carico d’anni, continua come può la sua missione a Caracas
dove dimora stabilmente presso suo figlio. Ma lontano dall'Italia e
desideroso di mantenere vivo ed efficiente l'operato dell'Avser in
patria, intende ora passare il testimone.
Negli
ultimi anni ho collaborato al Gruppo di Studio in veste di
“segretario” e quando Ferruccio accennò di voler passare a me il
timone della barca auserina, non nego di essermi sentito inadeguato
al compito. Ma se c'è una cosa che ho imparato dal suo vivo esempio,
è che non dobbiamo mai perderci d'animo. Così, scemato l'iniziale
timore, ho riordinato le idee e mi sono detto: “un Gruppo è
formato da più persone e sarà quindi opportuno essere affiancato da
validi collaboratori!”. Così è stato. Dopo breve ricerca, due
fidati amici hanno mostrato interesse per l'iniziativa e si sono
messi a disposizione. Consci
dei nostri limiti e delle nostre specificità,
abbiamo discusso sul da farsi e siamo giunti ad alcune conclusioni.
Fedeli
al principio del rinnovamento, elemento costituente dell'etica del
Gruppo
-
“
ben
venga il diverso, ben venga il nuovo, ma sempre nel rigoroso rispetto
delle norme statutarie e dei valori che hanno nobilitato il Centro,
innanzitutto
la difesa intransigente della lingua e della cultura italiana.” (
vedi Etica e Finalità )
–
abbiamo tracciato il nuovo percorso da intraprendere.
Se
prima la lotta si svolgeva soprattutto
in ambito linguistico e letterario, terreno prediletto da Ferruccio,
noi giovani successori siamo propensi a privilegiare la storia
dell'agricoltura italiana, essendo Periti Agrari e svolgendo un
lavoro inerente al nostro titolo di studio. Crediamo opportuno
coinvolgere la passione che ci accomuna per la storia patria e gli
uomini che l'hanno plasmata, con la nostra professione. Obbiettivo
arduo e di ampio respiro, giacché l'ambito di studio è a dir poco
sconfinato e vario. Ma ciò non ci spaventa, anzi ci sprona ad
accrescere le nostre conoscenze e ad intraprendere un percorso di
approfondimento anche e soprattutto personale. Ciò avrà inizio con
gradualità e
non sarà qualcosa di definitivo. In primis perché fintanto
che Ferruccio avrà forza e volontà di scrivere, daremo la
precedenza ai suoi scritti e alla riproposizione dei vecchi cavalli
di battaglia del C.S.A. e dell'AVSER. Secondariamente
perché lasceremo aperte le porte a chiunque voglia collaborare ed
apportare un contributo, sia esso letterario, filosofico, scientifico
o storico, alla comune causa.
Dal canto nostro inizieremo il cammino di studi con profonda umiltà
e poco alla volta pubblicheremo articoli.
Questo, a grandi linee, il progetto. Tutto ciò s'inserirà però
all'interno di un cambiamento subitaneo di cui vogliamo mettere a
conoscenza ogni nostro lettore:
l'Avser cesserà di chiedere l'annuale quota d'iscrizione. Continuerà
a svolgere le sue attività soltanto sul sito in rete, col solo fine
di diffondere la sua produzione culturale e quella di eventuali
graditi ospiti.
Concludiamo
augurandoci
che ogni Italiano di buon cuore ascolti il
nostro appello e
voglia collaborare a questo progetto, per restituire luce, vita e
vigore ai migliori esempi della nostra storia.
Sandro
Righini